TERAMO – I Laboratori di Chimica Analitica e Spettrometria di massa della Facoltà di Bioscienze dell’Università di Teramo hanno ottenuto la certificazione ISO 9001:20015, in relazione alle determinazioni analitiche mediante tecniche qualitative e quantitative di droghe da abuso in matrici biologiche.
La certificazione di qualità è stata rilasciata dalla Bureau Veritas. Il gruppo di ricerca dell’Università di Teramo – coordinato dai docenti Dario Compagnone e Manuel Sergi della Facoltà di Bioscienze – è impegnato da tempo in collaborazioni con i Carabinieri del RIS con un metodo per gli sviluppi analitici sulla determinazione di Nuove Sostanze Stupefacenti (NPS) per oltre 60 sostanze in matrice pilifera. Infatti la spettrometria di massa trova sempre più applicazioni nelle scienze forensi per determinare droghe d’abuso, esplosivi o residui di sparo. Le ricerche più attuali sono focalizzate verso le Nuove Sostanze Stupefacenti – di cui fanno parte cannabinoidi sintetici, catinoni, feniletilammine – la cui crescita negli ultimi anni sta causando una emergenza sanitaria e sociale non solo in Italia.
Inoltre, la Facoltà di Bioscienze collabora con la ASL di Teramo proprio nell’ambito di una convenzione per l’analisi di secondo livello su matrici biologiche per la determinazione di sostanze stupefacenti. Sulla base di queste ricerche l’Università di Teramo è stata partner scientifica del primo workshop sulla chimica analitica forense dal titolo “Le indagini forensi ed il contributo della spettrometria di massa” che si è tenuto presso il Ministero dell’Interno lo scorso 23 marzo. Al workshop hanno partecipato tutte le istituzioni più importanti nell’ambito forense, oltre alla Polizia scientifica, i Carabinieri del RIS, l’Agenzia Europea per le Scienze Forensi (ENFSI) e il Dipartimento Politiche antidroga.